3

Volevo chiedere se il termine cioccapiatti è un dialettalismo oppure un termine italiano.

Qui il significato è 'imbonitore', 'contaballe', 'ciarlatano', credo derivato dall'uso dei venditori di piatti che ne millantano la robustezza appunto facendoli cioccare l'uno contro l'altro.

Charo
  • 38,766
  • 38
  • 147
  • 319
DDS
  • 191
  • 1
  • 6
  • Penso sia un dialettalismo, ma sicuramente non è solo emiliano, visto che è in uso anche nel dialetto della mia zona d'origine (bassa bergamasca). – Federico Poloni May 13 '19 at 22:11

1 Answers1

5

Treccani, nel suo magazine di lingua Italiana, I nostri lettori cacciatori di parole nuove/6 di Silverio Novelli riporta:

Ciocco , cioccapiatti

G. L. ci delizia con queste due voci dell'italiano regionale emiliano, con epicentro Bologna e attestazioni in varie parti dell'Emilia. Si tratta di parole che hanno precisi riscontri dialettali: cioc vale 'scoppio', ciocapiât vale «radicchio di campo; tarassaco; scemo, fesso» (L. Lepri, D. Vitali, Dizionario bolognese-italiano, italiano-bolognese, Pendragon, Bologna, 20092). In particolare, cioccapiatti si dice (diamo la parola a G. L.) di una «persona che si vanta doti (nel fare, nell'essere) esagerate, ma che, alla resa dei conti, è inconcludente». Nel sito Facebook dedicato a cioccapiatti, c'è chi fornisce una lettura interessante dell'accezione figurata, molto colloquiale e familiare, della parola, partendo dall'accezione di base: «Il cioccapiatti era così chiamato perchè quando lo si condiva nel piatto e quando lo si mangiava,scrocchiava (a Bologna cioccava). Il cioccapiatti è una specie di radicchio selvatico che è molto presente lungo gli argini del fiume Reno. Poi associato a persone bugiarde, inconcludenti, false ecc. in quanto sembra una verdura pregiata ma in realtà è amaro, duro ed una volta pulito non rimane nulla = persona con pochi contenuti. Io la conosco così». Cioccapiatti è incluso nel Manuale di lingua e mitologia urbana , il che significa che per l'autore del Manuale la voce è propria degli usi giovanili. Parola da tenere ben custodita in attesa di un dizionario del lessico italiano regionale.

In questo Manuale di lingua e mitologia urbana si legge:

il cioccapiatti era il ciarliero venditore di piatti al mercato che era solito sbattere, cioè "cioccare" piatti di poco valore uno contro l'altro per decantarne la robustezza. Di conseguenza il termine è venuto ad indicare la persona che millanta crediti o promette prestazioni che non si sa se potrà mantenere.

In questo Blog degli studenti universitari di Bologna si può leggere:

cio(c)capiatti s. m. persona non degna di fede, che racconta storie poco credibili, una specie di banfone; “te sei un gran cioccapiatti” ♦ dal dialetto ciocapiât s. m. (=). Vedi anche ballista

dove il termine viene indicato come appartenente allo "slang" bolognese, quindi come termine regionale.

In Liguria il termine con lo stesso significato sarebbe contamusse.

abarisone
  • 20,307
  • 4
  • 30
  • 60