L'espressione fa riferimento ad un famoso spot di un detersivo, andato in onda sulla televisione italiana tra gli anni '70 e '80.
Negli anni ’70 l’uomo in ammollo era il chitarrista jazz Franco Cerri.
Autoironico, casalingo e rassicurante, Cerri se ne stava beatamente
immerso in acqua, tutto vestito in camicia e cravatta, spiegando come
la potenza di Bio Presto avrebbe cancellato le terribili macchie di
cui era cosparsa la sua camicia.
«Sporco impossibile? Nooo, non esiste sporco impossibile per Bio
Presto» era il tormentone della campagna, che durò 15 anni e negli
anni ’80 continuò a mostrarci Cerri che, oltre a stare in acqua,
girava per case e supermercati, sempre occupandosi (come una donna!)
di lavatrici, detersivi e panni sporchi.
Oggi il testimonial è Umberto Pelizzari, campione mondiale di apnea
profonda, e la headline delle affissioni è «Un pulito da record».
La differenza è lampante: negli anni ’70-’80 Bio Presto rappresentava
un uomo piacente ma normale, pronto a mettere da parte le sue abilità
di chitarrista per pensare al bucato; oggi ci mostra un recordman dal
fisico eccezionale, al cui volto, in realtà segnato da sole e mare, il
fotoritocco ha cancellato rughe e imperfezioni, per omologarlo a mille
altri belloni da passerella.
Direi che il significato non è quello che indichi tu (uomo che galleggia e che non ha il controllo della situazione) ma è specificatamente riferito allo spot di Cerri, divenuto più famoso per quello che per la sua grande carriera come musicista (è uno dei tre chitarristi italiani con una voce inserita nell'Enciclopedia Treccani).
Come ho sottolineato dal blog di Giovanna Cosenza:
negli anni ’70-’80 Bio Presto rappresentava
un uomo piacente ma normale, pronto a mettere da parte le sue abilità
di chitarrista per pensare al bucato
ed inoltre:
negli anni ’80 continuò a mostrarci Cerri che, oltre a stare in acqua,
girava per case e supermercati, sempre occupandosi (come una donna!)
di lavatrici, detersivi e panni sporchi.