In italiano moderno, il complemento di termine precede il complemento oggetto nei pronomi accoppiati. Si dice me lo, te ne, glielo, ecc.
La coppia di pronomi di norma precede il verbo; segue invece il verbo e assume in tutti i casi la forma univerbata con i verbi di modo:
gerundio
giocandomelo / avendomelo giocato
cantandoglieli / avendoglieli cantati
parlandocene /avendocene parlato
infinito, con la caduta della consonante finale del verbo
margiarmeli /avermeli mangiati
cantarvela / avervela cantata
giocarcela / avercela giocata
più raramente, participio passato, quando introduce una proposizione subordinata
giocatomela
mangiatovelo
- imperativo
cantamelo!
giocatela!
Nel caso degli imperativi con troncamento di’, fa’, va’, sta’, da’ l’unione dei pronomi porta al raddoppiamento della consonante iniziale del primo pronome, eccetto il caso della 3a persona singolare:
dimmelo! vammene! diccelo! diglielo!
In italiano più antico invece, secondo la Grammatica ragionata della lingua italiana di Carlo Antonio Vanzon (1834), esistevano tutte e due forme:
