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Il linguaggio richiede di essere accordato come il violino. Troppe o troppe poche parole guastano il messaggio.

È corretto scrivere 'Troppe o troppe poche parole', o dovrebbe essere 'Troppe o troppo poche parole'?

I.M.
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Kyriakos Kyritsis
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  • Diciamo così: se sai come e quando farlo, cioè se parli un italiano super-colto, e ti stai rivolgendo ad una persona che può capirti e apprezzare, anche nell'italiano moderno ti puoi permettere di concordare "troppo" con il sostantivo che lo segue (come suggerisce I.M. giù): credo che sia uno di quegli aspetti belli della lingua, la possibilità di recuperare usi antichi e riapplicarli dove si ritiene opportuno, spesso con ironia. In caso contrario, se hai la minima incertezza, è meglio evitare perché nell'italiano moderno è generalmente considerato un errore come evidenziato da Walter Tross. –  Apr 16 '14 at 21:36

2 Answers2

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Corretto è:

Troppe o troppo poche parole

Troppo è avverbio di poche, e, in quanto avverbio, è invariabile. Troppe e poche invece sono aggettivi di parole, con cui devono concordare in genere e numero.

La concordanza in genere e numero tra avverbio e aggettivo (e quindi, transitivamente, tra avverbio e sostantivo) è, nell'italiano corrente, percepita come del tutto scorretta. Ciò non toglie che l'errore venga commesso, come tanti altri errori di concordanza. Quando viene commesso, però, l'effetto è che, proprio a causa della concordanza, l'avverbio viene recepito come un ulteriore aggettivo.

Nel caso di troppe poche si può dire che tropp- entra nella frase come avverbio, e ne esce come aggettivo. Il parlante in questo caso commette un "eccesso di concordanza", che è possibile commettere soltanto con quegli avverbi che coincidono con il singolare maschile di un aggettivo. Ad esempio, non è possibile fare lo stesso errore con l'avverbio meno.

Walter Tross
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  • D'accordo su quasi tutto, ma formalmente non direi che «l'effetto [dell'errore] è che, proprio a causa della concordanza, l'avverbio viene recepito come un ulteriore aggettivo», semmai è l'errata concordanza a essere un effetto del fatto che si percepisce “troppo” come un aggettivo; e questo per il semplice motivo che è impossibile concordare un avverbio, non essendo dotato di numero o genere. – DaG Apr 15 '14 at 18:15
  • @DaG: sì e no: nella struttura profonda, per il parlante, tropp- resta comunque un avverbio. Subisce però il trattamento di un aggettivo per quello che ho chiamato, nell'aggiunta alla mia risposta, "eccesso di concordanza". – Walter Tross Apr 16 '14 at 20:07
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Troppo, seguito da un aggettivo, si usa come avverbio, quindi invariabile.

Treccani:

Pur avendo valore avverbiale o di pron. neutro, nell’uso ant. o pop. è a volte concordato nel genere e nel numero col sostantivo seguente: sua moglie è troppa superba; l’altra [chiave] vuol troppa D’arte e d’ingegno avanti che diserri (Dante); da capo, presa una gran pietra, con troppi maggior colpi che prima fieramente cominciò a percuoter la porta (Boccaccio).

In questo caso, però, la traduzione della citazione è sbagliata. La forma corretta sarebbe:

Il linguaggio richiede d'essere accordato come un violino: e proprio come troppe o troppo poche vibrazioni nella voce d'un cantante o nel tremolio d'una corda daranno la nota falsa, così troppe o troppo poche parole defrauderanno il messaggio.
WILDE, Oscar (1854-1900)
De Profundis

I.M.
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    sì, ma in settecento anni forse l'italiano è un po' cambiato :-) – mau Apr 15 '14 at 08:29
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    @mau Già. :) Per questo ho sottolineato "nell'uso antico". Ho anche trovato la citazione corretta. – I.M. Apr 15 '14 at 11:05
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    e allora mettiamoci anche l'originale – Walter Tross Apr 15 '14 at 12:15
  • Quanto a “citazione sbagliata”: semmai è la traduzione della citazione a essere corretta o sbagliata. (Grazie a @WalterTross per l'originale.) – DaG Apr 15 '14 at 18:17
  • @DaG Grazie. Infatti, pensavo che la citazione più corta possa essere derivata da quella originale. Cioè, è un errore di "semplificazione", non di traduzione. – I.M. Apr 16 '14 at 10:43