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Mi chiedo quali siano le regole di accentazione delle parole composte, se ne esistono.

È noto che la maggior parte delle parole italiane sono piane. Quello che vorrei scoprire è se esistono regole, o tendenze comuni, nell'accentazione di parole composte.

Alcuni esempi (inventati da me; apprezzo riscontro su eventuali errori):

  • Camposanto (piana) = campo (piana) + santo (piana)
  • Lavastoviglie (piana) = lava (piana) + stoviglie (piana)
  • Saltimbanco (piana) = salta (piana) + in (tronca) + banco (piana)

Si può parlare di una regola, per esempio, dove la parola composta prende l'accento tonico dall'ultimo componente? Ci sono esempi che contraddirebbero questa regola?

Altri riferimenti

https://it.wikipedia.org/wiki/Composizione_(linguistica)

alelom
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    Benvenuto su Italian.SE! – Charo Nov 03 '21 at 19:14
  • Le preposizioni semplici sono proclitiche, non prendono mai accento; quindi “in banco” si pronuncia come se fosse “*imbànco” (o “*inbànco” nelle varietà di italiano dove “nb” non è un problema). – egreg Nov 04 '21 at 06:59
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    In italiano hanno due o più accenti tutte le parole composte: "accèndisìgari", "àlfabèto", "àutoblìndomitragliatrìce", "buònaséra", "fìdejussióne", "pómodòro", "sàliscéndi", e via discorrendo. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Accento_secondario – Hachi Nov 04 '21 at 07:23

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Nel caso di parole composte, occorre distinguere tra accento primario e accento secondario. In genere, l'accento primario è quello del secondo componente, mentre l'accento secondario è quello del primo. L'accento primario delle parole composte è dunque generalmente quello del loro ultimo componente.

Estratto da Enciclopedia dell'Italiano (in 6. Doppia accentazione):

Le parole di almeno tre sillabe possono avere uno o più accenti secondari, di minore intensità rispetto a quello primario. Il fenomeno è particolarmente evidente nelle parole composte, in cui l’accento del primo componente coincide con l’accento secondario mentre l’accento del secondo componente coincide con l’accento primario: càssa + pànca dà cassapanca [ˌkasːaˈpaŋka], parola piana con accento secondario sulla prima sillaba cas.

Ci sono esempi che contraddirebbero questa regola?

Due eccezioni che mi vengono in mente sono (entrambe dal greco):

  • Antìpodi
  • Antìtipo
  • Grazie. Quindi, per completare la risposta in modo esplicito, si può dire che la regola è: le parole composte acquisiscono l'accento primario – quello che determina se una parola è piana, tronca, eccetera – dall'ultima componente? Se aggiungi una nota a riguardo nel corpo della tua risposta sarò felice di accettarla. – alelom Nov 05 '21 at 10:02
  • Giuseppe, se parliamo di parole composte in generale (quindi formate indifferentemente da nomi, aggettivi, verbi, prefissi etc.) le eccezioni sono innumerevoli: molte, come dici giustamente, dal greco (omologo, esagono, bibliofilo, monotono etc.). Penso che quel passo dell'Enciclopedia dell'italiano si riferisca ai casi nome+nome (cassapanca) e al massimo anche verbo+nome (tagliaborse). – DaG Nov 05 '21 at 16:38
  • @DaG e Giuseppe: non sono sicuro che considererei parole come "omologo", "antipodi" etc. come parole composte. Piuttosto sono parole costruite con prefissi o suffissi che erano parole indipendenti in greco o latino, ma non lo sono più in italiano. – Denis Nardin Nov 05 '21 at 18:20
  • @DenisNardin La parola "antipodi" è citata in "La grammatica italiana" fra gli esempi di parole composte contenenti il prefisso "anti-". – Joe at wearyourchinesename.com Nov 05 '21 at 20:43