È una questione regionale. Il termine “ufficiale” è panetteria. Si può adoperare anche panificio, che propriamente è un posto dove il pane viene anche prodotto, ma il termine è usato anche in senso esteso.
Tuttavia i lombardi lo chiamano prestinaio (con metonimia, molto frequente nell'indicare botteghe, come il salumiere per la bottega del salumiere). Con analoga metonimia, si sente spesso panettiere o fornaio.
Personalmente direi forno o panificio. Il termine forno per il forno del pane è piuttosto diffuso, visto che anticamente, in molte zone rurali o montane, la farina o l'impasto già preparato venivano affidati a chi gestiva il forno comune per la cottura e il pane durava settimane (o anche mesi).
Nessuno direbbe il negozio del panettiere, ma semplicemente il panettiere:
va' dal panettiere/prestinaio/fornaio e compra un chilo di rosette
Negozio di pane mi sembra da escludere. Ci sono qua e là esercizi con insegne del tipo La bottega del pane, ma è solo per darsi un tono.
Il termine panificio indica anche un'azienda o un luogo dove si produce pane, ma non lo si vende, perché è destinato alla grande distribuzione. Non molti anni fa, la mia università acquisì e restaurò quello che per molto tempo era stato il panificio delle forze armate per una gran parte dell'Italia settentrionale; durante la prima guerra mondiale fu un elemento essenziale, visto che il fronte non era distante dopo l'ottobre 1917. Curiosità: quella struttura era stata costruita dagli austriaci per rifornire il famoso Quadrilatero e ultimata pochi mesi prima della cessione del Veneto all'Italia (1866). Nei silos del grano ora ci sono aule.